12 agosto 2012

quando il mercato è psichiatrico...

Illuminante articolo del filosofo Roberto Mancini su Il Regno 12/2012 intorno alla crisi economica. Qualche frase per invogliare  a leggerselo tutto: "Persiste un discorso socialmente influente che sottopone a critica non la crisi, bensì le sue vittime. Non sono abbastanza evidenti, flessibili, competitive, realiste, veloci e finiscono per essere un peso che frena la ripresa e la crescita.
Tipico sintomo di questa folle inversione è dato ad esempio, dal fatto che i discorsi pubblici sull'occupazione sonon tutti incentrati sulla possibilità di licenziare (...) Da questo punto di vista le opinioni espresse dal ministro Fornero sono emblematiche di quel fondamentalismo ammantato di buon senso che dalla cieca lealtà verso il mercato si aspetta poi risultati benefici per le persone.
Basterebbe considerare con un minimo di lucidità il sistema economico vigente e il tipo di civiltà ossessiva che esso implica per rendersi conto di come la globalizzazione dia l'espressione di una cultura che non vede mai le persone, che non ha riguardo per nessuno e che dunque si muove in maniera distruttiva verso l'umanità e verso il mondo naturale. In breve: patologica non è in prima istanza e soltanto la mente di questo o di quell'individuo portato all'esasperazione, o la reazione comunque ingiustificabile di chi compie gesti estremi; essenzialmente patologiche anzitutto sono la struttura sociale e la sua logica fondante".
Interessante... e poi curiosa l'immagine dei pesci: "è come se si chiedesse ai pesci di vivere fuori dell'acqua e anzi si esigesse da loro di cominciare a competere per scalare una montagna ed arrivare primi" e va avanti dicendo in sostanza che poi ci si stupisce se così tante persone soffrono di
depressione o escono di testa...
L'articolo, intitolato "Dentro il disagio psichico e sociale", contiene poi anche qualche proposta...

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