27 agosto 2012

dove sono finito?

Un po' di giorni di silenzio ma ero tutto intento a entrare dentro i ritmi della comunità ecumenica di Taizé (dopo Lione) insieme ad alcuni giovani. Non è mai troppo tardi... a 13 anni avevo partecipato al primo incontro europeo di Parigi (1979) e poi più nulla (a parte una capatina mentre eravamo ad Ars due anni fa) fino al 2012.. Organizzazione perfetta, si scopre che si può tranquillamente vivere mangiando metà di quel che si mangia a casa e senza eccessivi confort. Si scopre anche che si può ridurre i ritmi e stare più distesi (ma questo devo verificarlo quando da agosto passeremo a ottobre...). Si scopre che a stare con i giovani si trae il beneficio di pensare sempre rivolti al futuro e sempre immaginando cose nuove e diverse (GPII diceva che "a stare con i giovani si resta giovani" ma l'espressione oggi è troppo inflazionata). Si scopre anche che la ricerca di Dio non ha confini e che se è sincera permette di relativizzare le divisioni (il relativismo ha anche un risvolto positivo...). Si scopre anche qualche forzatura (la distribuzione della comunione ogni mattina al di fuori della messa e in parallelo quella del pane benedetto per chi non può fare la comunione: boh) ma la si rispetta come sana ricerca. Si scopre quanto siano importanti le lingue e come sia più importante aver voglia di comunicare per aggirare l'ostacolo. Si scopre che i francesi non sono così male e che nel modo che hanno di organizzare le cose pubbliche sono molto meno "sboroni" degli italiani ma molto più efficaci (v. la segnaletica stradale e la comunicazione per immagini).
Ombre? Sì: chi me l'ha fatto fare di animare un gruppo di 15enni a maggioranza catalani e che avevano ben voglia di fare altro piuttosto che meditazioni bibliche? Beh cmq alla fine li ricordo con simpatia: siamo riusciti a fare una piramide umana l'ultimo giorno (il primo non avevamo superato il secondo piano).

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