
Con la morte di Giorgio Faletti se ne va un pezzo di storia (almeno della mia...). Primo flash: a scuola in terza liceo una mia compagna se la prende con il comico Faletti che prende in giro Passerano Marmorito, senza neanche ricordare che si tratta di due paesi e non di uno solo (lei era di Marmorito...). Secondo flash: con quella faccia tutta seriosa mentre canta a Sanremo e mi chiedo se è sincero o se sta fingendo di riciclarsi "persona con un certo spessore". Terzo flash: in oratorio ad Asti mentre con i ragazzi si guarda "Notte prima degli esami" e mi dico: veramente bravo... Se uno si ricicla così da un campo all'altro vuol dire che è bravo. Quarto flash: viaggio in Islanda e mi divoro letteralmente "Fuori da un evidente destino" (dopo aver letto gli altri due). Non riesco a staccarmi dal libro (fortunatamente i chilometri da fare in auto sono tanti) al punto che quando per sbaglio lo lascio dietro, giunto a casa lo ricompro solo per averlo e non mi perdo gli altri suoi libri. Quinto flash: un'amica sua e mia che mi chiede di pregare per lui e per la sua malattia. Sesto e ultimo flash: la notizia della morte ascoltata per radio di sfuggita. Purtroppo non potrò partecipare al funerale e neanche passare alla camera ardente, bloccato dall'ingessatura.
Mi accontento del necrologio di Gramellini...
5 Commenti:
se ci tieni molto ad andarci e rendere omaggio e l'utlimo saluto a questo grande artista, fai un fischio e sicuramente qualcuno accorrerà in tuo aiuto...
troppo tardi... omaggio "a distanza"
E' stata una cerimonia molto commovente, nonostante la folla enorme, e l'omelia di don Gallo è stata una vera "chicca"...non faccio altri commenti!
chicca? mi sembra di notare dell'ironia, ma non ne sono sicuro...
confermo: era proprio usato in senso ironico!
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