non solo diritti
Mi ha fatto pensare un articolo che sto leggendo sulla rivista Vita e Pensiero 2/2014 intitolato "Diritti per tutti, ma chi lo stabilisce"? dell'antropologo Franco La Cecla. Sottolinea che la cultura occidentale che, unica al mondo, ha promosso i diritti universali è anche quella in cui vi è minore attenzione per le relazioni interpersonali. "Il vero problema è come coniugare le conquiste dell'universalismo con la concretezza della vita e della convivenza tra persone. Le logiche locali, le logiche della comunità non sono traducibili direttamente in diritti, perché in esse c'è una complessità e ricchezza molto maggiore. Si può pretendere per tutti un diritto a essere trattati umanamente, ma certamente non un diritto alla bellezza, anche se questa fa parte integrante del senso della vita; si può pretendere un diritto alla sicurezza personale, ma non si può pretendere un diritto ad essere oggetto di affetto e di amicizia" (p. 103).
1 Commenti:
« Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di Sole:
ed è subito sera. »
Salvatore Quasimodo
1930
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