17 luglio 2014

il valore aggiunto umano

Ieri sera a Villanova c'è stato il primo incontro sulla situazione dei profughi, incontri promossi dall'équipe diocesana in giro per tutte le vicarie. Se mai ce ne fosse stato bisogno ho capito il "valore aggiunto umano" da due punti di vista.
1) Dal punto di vista dei profughi, che ci hanno ben trasmesso il calore dell'accoglienza umana in Italia, introvabile negli stati africani da loro girati. E' vero che si esalta l'accoglienza in Africa, ma quando si tratta di persone "non del giro" non sempre è così, anzi. Qui in Europa se trovi gente accogliente, lo è a prescindere da chi sei: lo è perché è un diritto della persona, chiunque essa sia. E scusate se è poco: frutto dell'Illuminismo irrorato di cristianesimo.
2) Dal punto di vista delle famiglie ospitanti: il valore aggiunto umano è che accogliere è un investimento a lungo termine per te, per la tua famiglia e per la società tutta. Certo non saranno sempre rose e fiori ogni tanto le accoglienze non funzionano, ma conviene sempre rischiare sull'essere troppo aperti che rischiare sull'essere troppo chiusi. Basta vedere cosa è successo alla vigilia delle due guerre mondiali, quando sono prevalse le chiusure...

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