05 febbraio 2015

prado

Sono ad un incontro nazionale del prado (istituto secolare sacerdotale centrato su studio del vangelo e evangelizzazione dei poveri) dove si parla di laicità e del valore dei laici nella chiesa. Sento molti parlare del fatto che spesso i laici sono molto impegnati in parrocchia ma poco nella società. Ricordo anche che ad alcuni incontri in città tra preti si arriva a dire che a volte sono più clericali dei preti.
Però mi chiedo:
- per anni è stato chiesto ai laici di occuparsi di parrocchia. Sono stati spinti a fare i catechisti, a mettere su improbabili gruppi liturgici, a far parte di commissioni pastorali a più livelli, ecc Con che faccia li si accusa oggi di clericalismo?
- quando ci si confronterà sulla dimensione laicale dei preti, quella che è fatta di cura delle relazioni, di ore di lavoro, di uso dei soldi, di uso del tempo, di cura degli ambienti in cui si vive, ecc. e non solo del sacerdozio comune dei laici?

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