02 febbraio 2015

dal dolore alla poesia

Ieri ho assistito alla presentazione di un libro di poesie scritto da una della parrocchia in occasione della morte della sorella. Oltre ad essere molto toccante, trasudava di fede e di affidamento al Signore, di bella umanità e di luminosa semplicità. Ha toccato molti altri presenti.  L'autrice ha rivelato di essersi sentita spinta interiormente a mettere per iscritto quello che provava anche per reagire al dolore. E mi sono detto: ecco lo Spirito Santo in azione... Ed ecco un'ulteriore occasione per nutrirsi attraverso la fede di altri...

2 Commenti:

Alle 3 febbraio 2015 alle ore 14:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

Oltre a quello che hai scritto, tutto il ricavato dalla vendita del libro verrà devoluto al Magazzino Solidale: come trasformare un grande dolore in solidarietà e beneficenza!
Magari, però, non sarebbe più significativo, espressivo e dolce scrivere "una signora della parrocchia" o "una pia donna" oppure "una fedele" o anche "nome e cognome", quanto meno "una parrocchiana", ma, per favore, non un generico e quasi disdegnoso "una della parrocchia"!
A meno che quell' "una" non abbia lo stesso valore di "unica", perchè, in effetti, chi ha scritto quel libro è davvero eccezionale e senza uguali!

 
Alle 4 febbraio 2015 alle ore 14:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

OK... Una signora della parrocchia.....

 

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