17 aprile 2015

specchio dei tempi...

Ieri in treno da Torino assisto ad una scena che mi lascia senza parole e con l'amaro in bocca. Sale famigliola con un ragazzo di 12-13 anni e bambina di 5-6, che si siedono al di là del corridoio, all'altezza di dove siamo seduti io e un altro. Ad un certo punto la situazione sembra degenerare: il padre fa finta di dormire. La madre (evidentemente madre non del ragazzo) si arrabbia per le provocazioni di quest'ultimo che esprime il suo disagio stando scomposto e provocandola. Ad un certo punto lo insulta, gli rinfaccia l'ingratitudine nei confronti di lei che lo ha accolto a casa sua (?!) e scappa pure qualche sberla. Noi non sappiamo che fare: intervenire riprendendo la madre potrebbe peggiorare la situazione del ragazzo (una volta che arrivano a casa...), stare zitti facendo finta di niente non si può neanche. Così senza metterci d'accordo prima quello che era seduto davanti a me e poi io ci alziamo e stiamo in piedi all'ingresso, in modo che lei possa vedere che siamo a disagio (tutti siamo seduti nei posti immediatamente vicini alla porta di uscita). La situazione si placa, infatti, ma ormai siamo ad Asti e scendiamo.
Specchio dei tempi? Per una volta sono rimasto impressionato della fragilità sociale che colpisce famiglie e soprattutto ragazzi.

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