02 gennaio 2016

pranzo... dei poveri?

In questi giorni ci siamo mossi per invitare un po' di famiglie che sono passate al centro d'ascolto ad un pranzo insieme ai volontari, sfruttando l'occasione di una persona che ha elargito una quota. E' stato più difficile del previsto trovare le famiglie: chi era già impegnata, chi aveva qualcuno malato in casa, chi era via... Mi sembrava di essere in quella parabola in cui il Signore vuole a tutti i costi riempire la sala per le nozze del figlio e non trova nessuno che ci vada. A una festa...
Poi mi sono detto: magari già non è il massimo doversi rivolgere al centro d'ascolto. Se devi pure andare al pranzo. Eppure non avevamo voluto impostarlo come "pranzo dei poveri" in cui i volontari servono e gli altri stanno a tavola: no anche noi ci sediamo con loro. O forse non sono poveri abbastanza? Oppure più probabilmente è come quando sei invitato da qualcuno con cui non hai tutta sta confidenza: ci vai piano ad accettare. O forse è tutto solo un caso?

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page