15 settembre 2022

Giornalismo e democrazia

 Sto scoprendo in questi giorni la vera missione del giornalista... Ho partecipato ad un incontro alla Util di Villanova per l'inaugurazione di un nuovo reparto con tanto di visita e di interventi dell'amministratore delegato sulla situazione dell'azienda e sul suo impatto con il territorio. Devo dire che se non metti gli occhiali del giornalista, vedi le cose dal punto di vista dell'azienda e non sempre coincidono con la realtà. Non che ciò che ti dicono è sbagliato. E' solo ordinato in un certo modo... Fortunatamente tra colleghi ci siamo anche parlati: problemi con il personale che non è aggiornato e tentativi di trasferirli in Messico... Era uscito qualche settimana fa: prob. una visita del genere era per riprendere in mano il boccino e cominciare una nuova partita...

Poi sempre ieri ho dovuto "pretendere" una dichiarazione dal presidente regionale di una associazione cattolica sulla situazione di un asilo paritario di Asti in gravi difficoltà, dopo che il Consiglio di Amministrazione di quest'ultimo ha sparato a zero sulla stessa associazione. Non volevano pubblicare nulla, perchè, diceva "siamo abituati ad affrontare i problemi e non a metterli in piazza...". E io mi sono detto: ma la gente, quella che non sa cosa stia succedendo lì, non ha diritto di sapere e di saperlo nel modo più oggettivo?

Insomma: il giornalista ha un compito indispensabile verso la gente per garantire che la democrazia non si trasformi in un sistema di addetti ai lavori, che non devono essere disturbati da persone che intralciano i loro piani.


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