05 luglio 2010

sacerdozio e bellezza di Dio

Mi è capitato di leggere questa mattina la lettera che il vescovo di Chieti Bruno Forte ha scritto ai suoi preti e che si intitola "Preti per amore: il sacerdozio e la bellezza di Dio". E' un po' che rifletto su sto legame e mi sono incuriosito. In sostanza propone una visione del sacerdozio centrato sulla gratuità, sul legame con la gente che cerca di riconciliare con Dio e sulla contemplazione di Dio che viene colto nella sua bellezza radiosa e contagiosa. E poi riporta un testo medioevale, che mi avevano passato quando sono stato ordinato e che sempre mi porto con me:
"Un prete deve essee contemporaneamente piccolo e grande, nobile di spirito come di sangue reale, semplice e naturale, come di ceppo contadino, un eroe nella conquista di sé, un uomo che si è battuto con Dio, una sorgente di santificazione, un peccatore che Dio ha perdonato, dei suoi desideri il sovrano, un sevitore per i timidi e per i deboli, che non s'abbassa davanti ai potenti, ma si curva davanti ai poveri, discepolo del suo Signore, capo del suo gregge, un mendicante dalle mani largamente aperte, un portatore innumerevole di doni, un uomo sul campo di battaglia, una madre per confortare i malati, con la saggezza dell'età e la fiducia di un bambino, teso verso l'alto, i piedi per terra, fatto per la gioia, esperto del soffrire, lontano da ogni invidia, lungimirante, che parla con franchezza, un amico della pace, un nemico dell'inerzia, fedele per sempre... Così differente da me!" (da un manoscritto trovato a Salisburgo)

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3 Commenti:

Alle 5 luglio 2010 alle ore 16:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il papa ha detto ieri durante la sua visita a Sulmona: «Vogliate bene ai sacerdoti malgrado le loro debolezze"...quindi non ti cruciar e passa oltre!

 
Alle 6 luglio 2010 alle ore 15:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Che non è la stessa cosa di "Non ti curar di lor ma guarda e passa..." (Inferno, canto III, v. non ricordo). Vero?

 
Alle 6 luglio 2010 alle ore 21:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

bravo, bravo:volevo scrivere una cosa simile al v.51"...non ragioniam di lor, ma guarda e passa." ma volevo usarlo nel senso di non ti preoccupare se qualcuno ('sti ignavi che non sanno mai con chi schierarsi...ne con Lucifero né con Dio) criticasse il tuo modo di essere sacerdote...a parte che me non pare che qualcuno lo abbia mai fatto...anche se ti sei preoccupato di aver visto, nel DVD che é stato fatto per festeggiare i tuoi primi 10 anni di ordinazione, tante foto di momenti di svago più che di vita sacerdotale! e poi non é vero che quello che c'é scritto nel testo medioevale é così differente da te...per ora stai facendo un buon (non mi sbilancio e l'ottimo non te lo do ancora...sei troppo giovane!) lavoro!

 

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