31 ottobre 2010

commemorazione dei defunti

C'è un tempo in questi giorni proprio da commemorazione dei defunti... Grigio, umido (ma ci sarà umidità nella bara?) e uggioso come il pensiero del dover morire. Devo dire che in anni passati non ci pensavo molto e per me la festa dei Santi e dei morti scivolava via indolore. Ora comincio a pensare che è bene che ci sia e che il ricordo dei defunti, anche se solo una volta all'anno, è bene che resti. Non è che abbia avuto mai grossi lutti, sarà quello che mi disaffeziona un po' ai cimiteri, però quest'anno ci andrò con uno spirito diverso, anche se non so bene quale...

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4 Commenti:

Alle 1 novembre 2010 alle ore 19:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

A parte le tue scherzose considerazioni sulla presenza o no di umidità nella bara (per questo voglio farmi cremare: non voglio mica soffrire di reumatismi da mort*!) e le "prescrizioni" sul far visita in questi giorni al cimitero per ottenere l'indulgenza plenaria, nonostante io al cimitero abbia il papà ed i nonni, non ci vado da anni e non perché lo ritenga un posto che mi faccia paura o tristezza -no!- ma perché trovo più bello onorare e ricordarmi dei miei cari sempre ed ovunque, senza recarmi a visitare un loculo freddo, con una foto sbiadita vicino ad un lumino che ha le sembianze di una fiammella e dei fiori quasi sempre appassiti, nonostante li si possa cambiare con frequenza. Amo ricordarmi dei miei cari defunti così com'erano, in ogni situazione, gioiosa o triste, e li sento vivi in me, nonostante il dolore che io provo ogni volta che ci penso o che qualche situazione o una canzone me li ricorda.E vorrei che fossero ancora a gioire o piangere qui con me. E al cimitero continuerò a non andarci e vorrei anche che nessuno venisse a trovarmi quando sarà la mia ora.

 
Alle 2 novembre 2010 alle ore 14:29 , Anonymous don dino ha detto...

se è per questo io sto meditando di trovarmi un loculo in qualche sperduto cimitero di montagna...
trovo orrendi i cimiteri di città. E comunque alla fine, causa tendinite, al cimitero non ci sono andato. Sarà un segno anche questo?

 
Alle 3 novembre 2010 alle ore 11:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il mio papà avrebbe voluto essere sepolto nel cimitero di San Lorenzo al Mare in provincia d'Imperia: gli piaceva perché ha la vista sul mare!
i cimiteri, oltre ad essere orrendi, continuano a rubare spazio ai vivi, alle città e al verde e i loculi costano troppo e non voglio gravare su chi mi sopravvive anche con questo ulteriore onere, quindi a me basta una cassettina, tanto mi faccio cremare!! Anzi ti dirò di più: non voglio neanche essere seppellit# in un cimitero, ma, dato che il Regolamento di Polizia Municipale lo permette, vorrei che l'urna fosse conservata in casa, che so, magari in una libreria…bello, sì, così mi piace!

P.S. ma c'hai di nuovo la tendinite?ma basta, non se ne può più!! curati e in bocca al lupo!

 
Alle 3 novembre 2010 alle ore 15:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

toh, quando uno dice le coincidenze!
oggi, dopo il TG2 delle 13, è stato trasmesso un servizio sulla top ten, pubblicata dal sito Trip Advisor, dei cimiteri d'Europa, non necessariamente intesi come luoghi di culto, ma come luoghi di cultura, di storia, di tradizioni, che possono raccontare un intero popolo: questi sono diventati il luogo in cui riposano personalità del mondo della politica, dell’arte, della scienza e, quindi, visitare una città può anche voler dire andare a portare il proprio omaggio a questi grandi personaggi che non sono più tra noi.

Al 10° posto troviamo il Cimitero meridionale (Sudfriedhof) di Lipsia;
al 9° posto ecco il cimitero di Montparnasse, a Parigi;
all'8° il Cimitero di Montjuïc, a Barcellona;
al 7° compare il cimitero di Staglieno a Genova;
al 6° le Catacombe di Roma;
al 5° il Cimitero Centrale (Zentralfriedhof) di Vienna (Austria);
al 4° il Cimitero protestante di Roma;
al 3° posto troviamo l’Antico cimitero ebraico di Praga (che è anche il titolo dell'ultimo libro di Umberto Eco!);
al 2° posto il Cimitero di Père-Lachaise, a Parigi;
e sale sul podio il Cimitero di Highgate a Londra.

Sarà, ma resto sempre dell'idea di farmi rinchiudere in una libreria, o magari, sempre che non inquini, di essere utilizzat∞ come fertilizzante!

 

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