27 ottobre 2010

la potenza della parola

Ieri sera con alcuni giovani che me l'avevano chiesto abbiamo iniziato a leggere la Bibbia e ci siamo soffermati sul capitolo primo della Genesi. Devo dire che la potenza della parola, soprattutto della Parola di Dio si fa sentire, quando oltre le parole si arriva a cogliere la fede e l'esperienza di vita di colui che le ha materialmente scritte. E' come se si creasse un collegamento che oltrepassa i secoli e i chilometri per scoprire che ciò che avevano da dire di grande secoli fa, vale ancora oggi. Tutto il contrario di molte parole sprecate che invecchiano dopo poche ore che sono state pronunciate.
E' vero che non è un'esperienza riservata alla fede: già leggere i classici fa lo stesso effetto. Ma quando scopri che certe visioni e certe idee erano decisamente avanzate rispetto al contesto culturale in cui vivevano gli autori, allora puoi intuire cosa significhi "ispirazione dello Spirito": lasciarti portare in avanti per poi prendere tutti e accompagnarli nello stesso cammino.

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3 Commenti:

Alle 27 ottobre 2010 alle ore 17:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

« I cattolici hanno un grande rispetto per la Bibbia, e lo dimostrano standosene il più lontano possibile ». Paul Claudel
Questa battuta costituisce la verità ed è bello sapere che dei giovani chiedano di leggere la Bibbia.
Neppure un versetto di quelli in cui è suddiviso il libro della Genesi, nonostante racconti una successione cronologica di eventi, distribuiti nell'arco di alcuni millenni, si può ritenere davvero "storico", nel senso che oggi noi attribuiamo comunemente a questa parola.
Il racconto della Genesi sulla creazione risente dell'influsso dei racconti tramandati dai popoli vicini, molto più antichi di Israele, e questi racconti non sono credibili, le cose non sono davvero andate così. Quando l'uomo non riesce a spiegarsi un qualcosa, talora costruisce un racconto nel quale cerca di spiegare le cause delle cose: l'uomo si fa delle domande, e cerca di rispondere ad esse con gli strumenti che la sua epoca gli mette a disposizione. La Bibbia non è un vero libro di storia, anche se non mancano brani di vera storiografia, ma piuttosto una visione della storia, un'interpretazione: è una storia rivisitata alla luce di un preciso progetto religioso e sapienziale. E alcune risposte di tipo teologico e sapienziale vengono incarnate in un racconto storico e proiettate all'origine dei tempi. La Bibbia tende a riportare alle origini le risposte a domande poste oggi:perchè esiste il male nel mondo? Perché noi uomini, pur essendo fratelli ci uccidiamo tra di noi? Dio potrebbe stancarsi dell'umanità? Come mai gli uomini non vivono tutti assieme in pace, ma sono divisi in tanti popoli con tante lingue e tradizioni diverse e si fanno guerra tra di loro?
I racconti sono proiettati fino all'origine dell'umanità, proprio per far vedere che fin dall'origine tutto era così, e sarà sempre così, per causa di un peccato: un peccato originale.
Gesù ha voluto redimerci da questo "peccato naturale" e ha detto: “ Io sono la VIA, la VERITA', la VITA”, ma non ha lasciato una legge cui obbedire, ma un esempio da imitare.

 
Alle 31 ottobre 2010 alle ore 13:08 , Anonymous dino ha detto...

accidenti... sono ammirato, chiunque tu sia...
per quello che non vedo l'ora che ci siano questi incontri, così magari serve per loro e anche per me
Forse la Bibbia è quello che salverà l'interesse verso la fede nei più giovani

 
Alle 1 novembre 2010 alle ore 18:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie dell'ammirazione, ma non la merito: quello che ho scritto non é farina del mio sacco! quando ignoro qualcosa e ho dei dubbi - e sono davvero ignorante e di dubbi ne ho davvero sempre tanti - cerco e, si sa, chi cerca trova!
Quanto ho scritto é solo ciò che mi ha colpit* di più di uno "studio biblico" che tratta proprio di Genesi 1-11:é davvero interessante.
La puoi trovare qui:
http://www.fmboschetto.it/religione/Genesi/Genesi_inizio.htm

Buona lettura!

 

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