23 settembre 2010

amore grande e pazzo...

In questi ultimi 3 giorni ho avuto modo di constatare quanto l'amore tra due persone possa essere grande e fragile, pazzo e geniale, sicuramente oltre i confini stabiliti da noi o dal mondo.
Ho visto una coppia sfasciarsi perchè lei ha perso la testa per un altro e si sono ritrovati come due adolescenti a scambiarsi tenerezze, incuranti della folla (e invece hanno già vent'anni... per gamba)
Ho visto una coppia restare ostinatamente insieme nonostante le difficoltà interne ed esterne e tornare a scommettere su ciò che li univa.
Ho visto la coppia di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello (ma questa l'hanno vista tutti...) far vedere quel che dice il Cantico dei Cantici "forte più della morte è l'amore"
Non c'è che dire: dove trovi una cosa più misteriosa dell'amore?

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11 Commenti:

Alle 24 settembre 2010 alle ore 16:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

già...l'amore è una rivelazione improvvisa...una calamità naturale a cui nessuno può sottrarsi!

Nella misura in cui l'amore cresce in te, cresce anche la tua bellezza, poiché l'amore è la bellezza dell'anima.
(Sant'Agostino)

La misura dell'amore è amare senza misura.
(Sant'Agostino)

Prova a ragionar sull'amore e perderai la ragione.
(Proverbio Francese)

L'amore è l'unica limitazione alla libertà che ci rende più liberi.
(Roberto Benigni)

Cogliam d'amor la rosa: amiamo or quando esser si puote riamato amando.
(Torquato Tasso)

Senza donna a lato, non può l'uomo in bontade esser perfetto.
( L. Ariosto)

L'amore è come un computer acceso alla ricerca del sito perfetto
(anonimo)

Anche l'amore è un'arca | che salva dal diluvio della vita | ma a tempesta finita | non si sa mai la roba che si sbarca.
(Trilussa)

L'amore è un'erba spontanea, non una pianta da giardino.
(Ippolito Nievo)

Il vero amore rende sempre migliori, qualunque sia la donna che lo ispira.
(Alexandre Dumas figlio)

La ragione e l'amore sono nemici giurati.
(Pierre Corneille)

L'amore, come tutte le cose che non conoscono né logica né misura, non può essere affrontato con la ragione o il buon senso.
(Terenzio)

Il mistero dell'amore è più grande che il mistero della morte.
(Oscar Wilde)

L'amore coniugale, che persiste attraverso mille vicissitudini, mi sembra il più bello dei miracoli, benché sia anche il più comune.
(François Mauriac)

Se dovessi scegliere fra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita.
(James Douglas "Jim" Morrison)

Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo.
Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede.
In un attimo non si sa perché, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano.
( Gabriele D'Annunzio)

In fatto d'amore, il troppo è ancora troppo poco.
(Pierre-Augustin Caron De Beaumarchais)

L'amore piace più del matrimonio, per la ragione che i romanzi sono più divertenti della storia.
(Nicholas De Chamfort )

L'amore che nasce di colpo è il più lungo a guarire.
(Jean De La Bruyère)

Pazzia d'amore! Pleonasmo. L'amore è già in sé una pazzia.
(Heinrich Heine)

Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita, verso tutte le altezze e tutte le profondità. L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo; problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada.
(Franz Kafka)

Se è solo giovane e bella,
amatela perché è giovane e bella.
Se è solo spiritosa
amatela per il suo spirito.
Se non è nulla di tutto ciò,
ma vi ama soltanto,
amatela ugualmente.
Non si è amati tutte le sere.
(A. de Musset)

 
Alle 28 settembre 2010 alle ore 12:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

Noi tendiamo ad innamorarci quando siamo pronti a cambiare, perchè siamo mutati interiormente, perchè è cambiato il mondo attorno a noi, perchè non riusciamo più realizzare i nostri desideri o ad esprimere le nostre potenzialità. Allora cerchiamo qualcuno che ci indichi la strada e ci faccia assaporare un nuovo modo di essere.
Possiamo perciò innamorarci a qualsiasi età, ma soprattutto nelle svolte della nostra vita. Quando passiamo delle scuole elementari alle medie, poi alle superiori, all’università, o quando cambiamo lavoro, o a quarant’anni quando inizia la maturità o a sessanta, o a settanta quando inizia la vecchiaia. Oppure quando la vecchia relazione si è consumata, o il mondo è cambiato e noi cerchiamo un nuovo accordo con esso.
E ci innamoriamo della persona che, nel particolarissimo periodo in cui siamo predisposti ad innamorarci, col suo comportamento, con i suoi sentimenti, con i suoi valori, con la vita che ha vissuto, con i suoi sogni, con il suo slancio, ci fa sentire che, uniti a lei, possiamo realizzare le nostre potenzialità, soddisfare i desideri maturati dentro di noi.
Allora proviamo una attrazione irresistibile e il bisogno di fonderci spiritualmente e fisicamente con lei.
Si può paragonare il processo amoroso ad un puzzle: le caratteristiche della persona amata sono i frammenti decisivi che ci rivelano, in un istante, l’intero disegno.
La ricerca può essere molto lunga, ma la rivelazione è improvvisa...e talvolta dolorosa!

 
Alle 28 settembre 2010 alle ore 12:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

accidenti, grazie chiunque tu sia!

 
Alle 29 settembre 2010 alle ore 11:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma figurati! di niente!!

potrei pure entrare più nel dettaglio:
Alberoni ha scritto: "l'innamoramento è lo stato nascente di un movimento collettivo a due."
Fra i grandi movimenti collettivi della storia e l'innamoramento c'è una parentela assai stretta, il tipo di forze che si liberano e che agiscono sono dello stesso tipo, molte delle esperienze di solidarietà, gioia di vivere, rinnovamento sono analoghe. La differenza fondamentale sta nel fatto che i grandi movimenti collettivi sono costituiti da moltissime persone e sono aperti all'ingresso di altre persone. L'innamoramento invece, pur essendo un movimento collettivo, si costituisce fra due persone sole; il suo orizzonte di appartenenza, qualunque valore universale possa sprigionare, è vincolato al fatto di essere completo con due sole persone. Questo è il motivo della sua specificità, della sua singolarità, ciò che gli conferisce alcuni caratteri inconfondibili.
Durkheim per esempio scrive : « L'uomo ha l'impressione di essere dominato da forze che non riconosce come sue, che lo trascinano, che egli non domina... egli si sente trasportato in un mondo differente da quello in cui si svolge la sua esistenza privata. La vita qui non è soltanto intensa, ma è qualitativamente differente... egli si disinteressa di se stesso, dimentica se stesso, si dà interamente agli scopi comuni... (Le forze) provano il bisogno di espandersi per gioco, senza fine... In tali momenti questa vita superiore è vissuta con una intensità tale e in una maniera talmente esclusiva da occupare quasi completamente le coscienze, da cui scaccia più o meno completamente le preoccupazioni egoistiche e volgari» e quando scrisse queste parole non pensava minimamente all'innamoramento. Egli aveva in mente la rivoluzione francese e altri grandi episodi rivoluzionari. In realtà l'esperienza che egli descrive è assai più diffusa. La si ritrova nei grandi processi storici come la rivoluzione francese, lo sviluppo del cristianesimo o dell'islam, ma anche in altri movimenti di piccole dimensioni. Tutti i movimenti collettivi nella loro fase iniziale, in quello che poi definiremo stato nascente, hanno queste caratteristiche. Il fatto curioso è che le parole di Durkheim possono essere applicate anche all'innamoramento.

 
Alle 30 settembre 2010 alle ore 16:14 , Anonymous don dino ha detto...

vero, ma la curiosità è solo apparente: anche dietro i grandi movimenti collettivi c'è la forza dell'amore (che magari si definisce meglio "passione"). La differenza è che nell'amore tra persone si può generare qualcosa di fisico mentre nella passione per le grandi cause si genera qualcosa che resta spirituale. Tra l'altro questo fatto la dice lunga sulla superiorità che in genere si accorda allo spirituale: non è una superiorità quantitativa (lo spituale è più importante del fisico), perchè nell'esempio della generazione è esattamente il contrario...

 
Alle 1 ottobre 2010 alle ore 09:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

già, già...nn c'avevo pensato...hai ragione, ma...

La relazione amorosa è personale e caotica, piena di desideri e contraddizioni. anche se, man mano che si progredisce, c’è purificazione dell’amore, uscita dall’ego e trasformazione dalla fusione amorosa dell’inizio a unione amorosa.
Una pratica assidua, un incontro con le sconfitte e gli errori, dovuto proprio alle differenze tra me e l’altro, tra il mio sogno e la realtà, permettono alla saggezza e alla coscienza di fare il loro lavoro di purificazione di quel materiale bruto che è la fusione amorosa.
Questa ricerca spirituale, basata sulla relazione amorosa, si pratica in due: i due partners della relazione devono effettuare simultaneamente lo stesso lavoro di purificazione dell’amore perché la relazione amorosa possa crescere senza disequilibri.
Però la parola desiderio spesso fa paura.
Per salvaguardare la spiritualità si parla di uccidere il desiderio:bisogna però capire che il desiderio è energia, che la vita è basata sul desiderio e senza il desiderio non ci sarebbe vita e bisogna viverlo senza frustrazioni o rimpianto, vergogna o senso di colpa.

 
Alle 1 ottobre 2010 alle ore 15:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Stavo meditando sulla superiorità della "passione spirituale"...
forse mi sto arrampicando sugli specchi, ma credo che la passione sia una spinta d'amore che nasce sia dalla propria anima che dal proprio corpo:
quando nasce dall'anima è spirituale, quando invece nasce dal corpo è emotiva, corporea.
La passione corporea - la sessualità - è una forza voluta da Dio per il bene dell’uomo, per la sua maturazione a una comunione profonda, per realizzare un suo progetto. Non è una forza cieca, è una tensione accesa da Dio, voluta da Dio: è un sapiente progetto di amore per l’uomo e sullo questo deve sbocciare l’amore.
Questa forza che spinge verso un "tu" particolare è un dono sapiente di Dio, non è forza disordinata e cattiva. Perciò va accolta, difesa, aiutata, purificata fino a maturarla in autentico amore.

Anche l’animale ha l’istinto sessuale, ma la differenza tra la sessualità dell’uomo e quella dell’animale è che l’uomo è libero, fa delle scelte, mentre l’animale non ha facoltà di scegliere. Qui sta la grandezza dell’uomo: è libero anche di fronte alle sue esigenze più profonde.
L’uomo ha il potere di dirigere il suo istinto sessuale e di disciplinarlo, ha il potere di razionalizzarlo e finalizzarlo: ha il potere di utilizzare l’istinto per orientarlo all’amore.
Il vero problema della sessualità è che oggi non sembra più possibile parlare di sessualità senza che venga recepita come qualcosa di poco pulito.
Bisogna avere il coraggio di proclamare con tutte le forze che la sessualità è una cosa sana, che è stata creata da Dio e perciò non deve essere imbrattata da nessuno, che la sessualità è finalizzata da Dio alla promozione dell’uomo, cioè alla sua realizzazione, alla sua completezza.
E non è solo una realtà sana dell’uomo: è una realtà che eleva l’uomo verso Dio e quindi è una cosa santa.

 
Alle 2 ottobre 2010 alle ore 07:50 , Anonymous Anonimo ha detto...

bellissime queste riflessioni, soltanto che dovreste darvi almeno un nick altrimenti non si capisce bene se è una persona o due o tre che stanno parlando...

 
Alle 3 ottobre 2010 alle ore 14:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'hai già detto in post precedente: e se, invece,a scrivere fosse sempre solo la stessa persona che ha personalità multiple?!! Uno, nessuno, centomila...

 
Alle 3 ottobre 2010 alle ore 15:35 , Anonymous don dino ha detto...

ci rinuncio... eheeh

 
Alle 4 ottobre 2010 alle ore 16:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma "eheeh" sta per una risata?
E di che tipo?
sarcastica, ironica, isterica, maliziosa, sadica, sardonica, nervosa, maligna o beffarda? mah! boh!! Chissà che vuole dire!

 

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