11 aprile 2011

la morte di un amico


E' forse una delle prime volte che la morte di una persona mi colpisce, sia perchè era giovane (41 anni) sia perchè era mio amico, di un'amicizia non esplosiva ma direi quasi "tacita". Con Fabrizio Gagliardi ci si intendeva al primo colpo, pur non passando troppo tempo libero insieme.

Ora che mi sono trovato, causa circostanze varie, a dover gestire in un un botto la veglia funebre e il funerale, a fronte di uno strano silenzio dei grandi capi della Diocesi, capisco che il Signore a volte si serve di strade molto tortuose per far ragionare sulle cose della vita. Questa mattina mi è giunto il riconoscimento per via indiretta del fatto di aver dato a pensare molta gente durante l'omelia e durante la veglia funebre. E questo una volta di più mi riconferma che veramente basterebbe che ognuno facesse il proprio dovere in umiltà e semplicità, sapendo di poter essere "strumento" nelle mani di Dio in modi del tutto imprevedibili, non solo attraverso le proprie capacità oppure attraverso le proprie fragilità...

Così è stato per Fabrizio: e riporto proprio questa frase che qualcuno ha scritto sul quaderno di preghiere in fondo alla chiesa: "Io penso che le persone come te siano angeli, passano di qua, ci lasciano qualcosa di indimenticabile e vanno via". Non c'è commento migliore...


4 Commenti:

Alle 11 aprile 2011 alle ore 15:12 , Anonymous Anonimo ha detto...

Evidentemente "lo strano silenzio dei grandi capi della Diocesi" e' stato un bene, perché non sei stato condizionato, e questo ti ha permesso di indagare più a fondo nei tuoi sentimenti, nel tuo stato d'animo copito dalla perdita del tuo amico. Quello che hai detto durante l'omelia e la veglia funebre era spontaneo, veniva dal profondo del tuo cuore, non era costruito a tavolino e la tua sensibilità ha fatto risaltare l'abbraccio fatto di sincero affetto ed il vero sentimento, che non si ha mai il coraggio di portare alla luce, di confessare in vita alle persone care e che ci si pente, poi, di non aver mai rivelato.
Incontriamo tanti amici lungo il nostro percorso, persone che sono salite sul nostro stesso treno:alcuni purtroppo scendono troppo presto, ma accade, talvolta, che lascino nei nostri cuori un’impronta più grande e più profonda di quanto non ci aspettassimo.

Hai ragione:se tutti fossero più umili e semplici la vita di tutti ne guadagnerebbe e noi per primi saremmo migliori!

 
Alle 12 aprile 2011 alle ore 14:34 , Anonymous dino ha detto...

Mah è che ogni tanto hai l'impressione di impegnarti tantissimo a studiare come mangiare i popcorn mentre il film sta andando avanti...

 
Alle 13 aprile 2011 alle ore 09:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

ah, ah, ah...bella questa!
comunque mangiare i popcorn mentre si guarda un film fa ingrassare un casino...non studiarci troppo su, ma concentrati sul film, goditelo e, soprattutto, sorridi (sempre se il film non è triste)!!

 
Alle 14 aprile 2011 alle ore 11:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Questa, secondo me, è la più bella canzone mai scritta dedicata all'amicizia.

When you're weary
Feeling small
When tears are in your eyes
I will dry them all
I'm on your side
When times get rough
And friends just can't be found
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
When you're down and out
When you're on the street
When evening falls so hard
I will comfort you
I'll take your part
When darkness comes
And pain is all around
Like a bridge over troubled water
Testo trovato su http://www.testitradotti.it
I will lay me down
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
Sail on Silver Girl,
Sail on by
Your time has come to shine
All your dreams are on their way
See how they shine
If you need a friend
I'm sailing right behind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind

"Bridge over troubled water"
Paul Simon & Art Garfunkel

 

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