28 marzo 2012

maschi e malattia


Reduce da qualche giorno di malattia dovuta a chissà cosa, probabilmente a grande camminata domenica con 30 km a piedi fino a Mondonio S. Domenico Savio con la parrocchia. Dicono che i maschi siano più noiosi e più insofferenti con la malattia rispetto alle femmine, che spesso non si mettono a letto. E' vero: la tendenza è quella catastrofista a immaginarti ormai impossibilitato a fare qualsiasi cosa e con i pensieri più neri. Non so però che cosa pensano le donne in caso di malattia...
Beh per intanto va bene una foto della camminata a Mondonio...

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3 Commenti:

Alle 28 marzo 2012 alle ore 15:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Lo sguardo è il primo indizio. E' una via di mezzo fra una minaccia di morte, l'occhio di un merluzzo andato a male e una supplica alla Gatto con gli stivali di Shrek. Se non bastasse questo chiaro messaggio, lui ha già disseminato il pavimento di fazzoletti umidicci. L'armadietto del bagno è stato manomesso e decine di flaconi sono fioriti sugli scaffali di casa, mentre una scia di medicinali vi conduce fino al suo letto, roba che neanche Hansel e Gretel avrebbero fatto quando spargevano le briciole di pane per ritrovare la via di casa.
Il termometro (che segna di solito una temperatura attorno ai 37.5°C) è piazzato in bella vista sotto al faretto sempre acceso del comodino, che contribuisce a far salire la febbre. Patetici mugolii da micio in calore alternati a colpi di tosse secca e gutturale riempono l'aria e raggiungono le vostre orecchie dall'altro capo del telefono o del muro. Non ci sono più dubbi (anche perchè si è impegnato a lungo per diradarli tutti): lui è malato.
Non parlo naturalmente di una persona che ha un vero problema di salute, verso la quale avremmo tutte le attenzioni e le cure del caso! Si tratta semplicemente del vostro uomo quando è afflitto da un malanno banale come il raffreddore o l'influenza intestinale o con un piccolo strappo alla coscia (noto come trauma della partita di calcetto) o quando teme una malattia immaginaria, toccandosi in continuazione il braccio sinistro (solo dopo aver appurato che è quello sintomatico dell'infarto).
Un malessere che qualsiasi donna media si porta al lavoro, in piscina, al supermercato e con cui convive tranquillamente, senza interrompere quelklo che sta facendo, fra una sindrome premestruale, un dolore mestruale, una nausea da parto e le 34 malattie infettive che potrebbe contrarre sulla strada verso l'asilo nido. Ma quello che per noi è un banale incoveniente, per il nostro compagno diventa Il Male Assoluto. Un problema grave, insopportabile, debilitante, verso cui bisogna focalizzare ogni attenzione possibile, al pari di una catastrofe nucleare o dell'arrivo dello sciame apocalittico delle cavallette.
Quante donne hanno assistito alla trasformazione di un fidanzato all'apparenza normale - un tipo anche mediamente rude o sicuro di sè, magari perfino forte e muscoloso e comunque maschio - in una larva appiccicosa e bisognosa di cure e brodini materni?
L'uomo con termometro, al pari di ogni organismo parassitario, sviluppa un'opportunistica simbiosi unilaterale con la forma di vita che più gli è vicina. Voi siete pertanto le prescelte nel 90 % dei casi, a meno che nell'aria non aleggi la mammina o una pianta che sa cucinare e gli servite per compatirlo e nutrirlo. Che si tratti di un taglio sulla gamba dopo una banale caduta o della più banale febbre, l'uomo malato vuole essere rassicurato sul fatto che guarirà.
Al primo segnale di malanno prendetelo di contropiede, portatelo dal dottore (che di solito, come ogni maschio medio, teme ed evita) e invitatelo a sottoporsi agli esami del sangue. Nel giro di poche ore sarà in pefetta forma...

 
Alle 28 marzo 2012 alle ore 16:03 , Anonymous don dino ha detto...

e da dove è tratta questa perla di saggezza?

 
Alle 29 marzo 2012 alle ore 11:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

ah, ah, ah!
da qui:http://www.pianetadonna.it/coppia/se-lui-si-lagna-quando-si-ammala_pag1.html

 

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