03 marzo 2012

una voce nuova

Ieri sera è venuto don Bertin Dadié, un sacerdote della Costa d'Avorio in Italia per studio e in servizio in una parrocchia del centro città. Ha tenuto una meditazione sulla Pasqua. Inizialmente speravamo che fosse una voce diversa, nel senso che potesse portare l'afflato africano a contenuti di fede di cui si sente sempre parlare. In realtà la sua è stata una meditazione classica. Eppure a detta di tutti è stata una voce nuova: sintesi, raccontare la fede (invece di fare delle riflessioni filosofiche), linguaggio semplice. Forse è proprio questo l'afflato africano: dire le cose di sempre ma con il linguaggio popolare, dirlo con calore e passione.
Non saremo certo noi a dire a un africano come deve essere per essere un buon africano :-)
Beh gli dedichiamo una foto della serata!

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2 Commenti:

Alle 3 marzo 2012 alle ore 23:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

"...raccontare la fede (invece di fare delle riflessioni filosofiche), linguaggio semplice."
Ho scoperto di recente (me l'hanno raccontato...) che Einstein sosteneva che una cosa non potevi dire di averla capita fino a che non fossi stato in grado di spiegarla a tua nonna... :) Le parole semplici sono certamente più efficaci di quelle difficili, anche se parlare semplice non è per nulla facile (almeno, io trovo proprio difficile)!! :) Tra l'altro, prova a pensare ad Einstein che spiega la teoria della relatività o la fisica quantistica alla nonna... che spettacolo!

 
Alle 7 marzo 2012 alle ore 17:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

E' tutto in proporzione: se studi tanto conosci tanto ma devi tenere i piedi per terra; se studi poco sei più concreto ma alcune cose ti sfuggono. Non so se questo valga tale e quale per la fede...

 

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