29 maggio 2012

preti sotto lente di ingrandimento

Oltre alle vicende Vaticane che interessano le cronache di questi giorni, questa mattina una signora venendo in parrocchia per informarsi sulle pratiche matrimoniali si è un po' sfogata, dicendo che a volte i preti sembra che facciano di tutto per allontanare quelli che provano a riavvicinarsi alla chiesa. E ha citato come motivi: il caratteraccio, l'andare in giro con roba firmata, il chiedere 500 euro per sposarsi, il proporre di mettere gli sposi non della parrocchia nel loro banchetto, ma a parte e non centrale, il far colazione nel bar d'élite... Fortunatamente salvava anche qualche altro prete che magari toglieva da sé per dare agli altri.
Mi ha dato da pensare. Sarà stato uno sfogo però chissà se le cose che riferiva erano vere? A vedere le vicende del Vaticano, la reazione di Benedetto XVI verrebbe da dire che quando si punge sul vivo esce sempre il marciume da tutte le parti (e sembra che tutto vada a rotoli) ma che se il tutto è controllato e disinfettato, allora poi tutto si risana. Perciò l'unico rimedio di queste situazioni è fare sempre meglio il proprio dovere...

4 Commenti:

Alle 30 maggio 2012 alle ore 15:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

...e cercare con tutte le forze di modificare davvero il proprio caratteraccio e contare almeno fino a 20 prima di aprire bocca e fare uscite poco gradevoli o, almeno, di non chiedere scusa di questo, inginocchiandosi di fronte ai parrocchiani una volta all'anno, come se bastasse a risanare le sfuriate ingiustificate e gratuite...
ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale...o no?!

 
Alle 31 maggio 2012 alle ore 16:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

beh almeno la buona fede bisogna salvarla, no?

 
Alle 1 giugno 2012 alle ore 12:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

Assolutamente sì, anche il codice civile accorda una speciale tutela a chi opera in buona fede: è possessore di buona fede chi è convinto di operare rettamente ma è nello stato psicologico di chi ignora di ledere l’altrui diritto.In via generale però la buona fede è presunta: l’onere della prova incombe su chi la contesta. D'altronde non è scritto: "Chi di voi è senza peccati scagli la prima pietra?" e anche "Vedi la pagliuzza nell'occhio altrui e non vedi la trave nel tuo?"

 
Alle 2 giugno 2012 alle ore 14:50 , Anonymous Anonimo ha detto...

Se solo imparassimo a vedere le persone (noi stessi compresi) come le vede Dio...tutto sarebbe più facile.
Dio non guarda ai nostri limiti, ma a quello che potremmo diventare se ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo.
'Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli'. Ciò che Gesù ci chiede non è la bravura nel fare le cose, ma la perfezione del modo di amare.

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page