21 settembre 2016

ancora sul cammino

Ancora un'ultima riflessione sul pezzo di cammino di Santiago fatto. Poi basta: "nessun rimpianto, nessun rimorso" (Max Pezzali). Ci sono tre cose che rendono il cammino estensibile a tutto il resto dell'anno:
1. la capacità di essere essenziali: nelle cose da possedere e nelle cose da fare. Un'operazione da rifare ogni giorno: ciò che è veramente importante da avere e da fare e ciò che si può buttare o tralasciare. Zaini troppo pesanti e giornate troppo piene non aiutano.
2. uno spirito accogliente: verso le persone e la loro storia e verso le cose che capitano, imprevisti compresi. Lasciarsi influenzare e non programmare proprio proprio tutto. Se non riesci ad arrivare dove ti sei prefisso meglio accettarlo e se fai selezione delle persone che incontri ti perdi metà del tesoro.
3. custodire nel cuore la mèta e darsi obiettivi da raggiungere, investendo tutte le energie su di essi. La mèta non è l'obiettivo perchè è sempre oltre di dove riesci ad arrivare in un giorno (a Santiago si arriva addirittura l'anno prossimo). L'obiettivo invece è la tappa che di deve assorbire e che ti da soddisfazione quando è raggiunta.

Ultime tre foto:
Alba dopo El Burgo Ranero

Cantiere verso Léon

La Virgen del Camino nella cattedrale di Léon
"Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore" (Mt 6,19-21)

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