18 marzo 2017

fine del capitalismo

Ieri ho partecipato all'aggiornamento dei giornalisti sul tema "Futuro del capitalismo". Ha parlato il sociologo tedesco Wolfgang Stree
ck, che è un assertore della fine del capitalismo. Ha esposto una teoria suffragata di dati ed è stato molto convincente. Dopo di lui Giuseppe Berta, storico del capitalismo, ha attenuato un po' l'analisi, facendo notare le particolarità del capitalismo italiano rispetto a quello tedesco. Una cosa però mi è rimasta impressa: se ci lasciamo ingannare dalle sirene della finanza, dei poteri forti, dei giri economici multinazionali alla fine ne prolunghiamo solo l'agonia. Meglio puntare tutto sul creare una economia alternativa, legami di reciprocità e di mutuo appoggio. Non è tutto da inventare, perchè vi sono già sperimentazioni realizzate. Però bisogna metterci d'impegno.

"Dopo questo, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
ed è diventata covo di demòni,
rifugio di ogni spirito impuro,
rifugio di ogni uccello impuro
e rifugio di ogni bestia impura e orrenda." (Ap 18,1-2)

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