15 marzo 2017

sensibilità anche in ufficio

Questa mattina ho accompagnato il giovane nigeriano che risiede da noi per fare i documenti per la mensa scolastica del figlio che da qualche mese frequenta la scuola di infanzia. Era una pratica che sembrava interminabile: prima mancava la residenza del padre, poi mancava la residenza del piccolo, poi mancava l'Isee... Quando siamo arrivati in ufficio non solo era tutto a posto, ma l'addetta si era preoccupata di stampare lei i documenti e di telefonare a Augustine per dire di passare a firmare. Insomma, se l'era preso a cuore. Conoscendola e sapendo che è credente e di famiglia credente mi sono immaginato come potrebbe essere una società in cui i cristiani sono minoranza e si incontrano tra loro. Forse una società più umana (senza togliere nulla a chi non crede)? O forse nessuno se ne accorgerebbe? Ecco: forse lì starebbe il metro di verifica della vitalità di una comunità di fede: se pur in pochi lasciano il segno.

"Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo." (At 2,46-47)

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