10 giugno 2018

memoria e futuro

Ieri sera si è rievocata la figura del parroco fondatore della parrocchia, don Giacomo Accossato, a dieci anni dalla scomparsa. E' stato come se fosse morto qualche giorno prima: molta emozione, qualche lacrima ma anche la determinazione a guardare avanti e imparare un po' dal suo stile. Quello che ha colpito di più è la sua gioia di vivere e la sua apertura agli altri, ad ognuno, senza fare discriminazioni...
Effettivamente il contatto di ciascuno con la vita è quello che fa la differenza, sia nei momenti belli che nei momenti tristi: il chiudersi o il sognare mondi impossibili è ciò che allontana. Una memoria diventa feconda quando ti trasmette questo e te ne torni a casa con più voglia di vivere e ... non di vivacchiare, come direbbe Frassati. C'è solo da imparare...

"Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri,
dei nostri antenati per generazione.

Il Signore ha profuso in essi la gloria,
la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli" (Sir 44,1-2)

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