Semibloccato
Un'imprudenza l'altra sera con il ventilatore lasciato acceso tutta la notte per sbaglio mi ha bloccato completamente il gomito destro impedendomi l'uso del braccio. Una scemata, che sta durando più del previsto e proprio in un momento in cui non c'è quasi nessuno, né in parrocchia, né in Gazzetta. Al di là del dover calibrare proprio bene i limiti che ora ho e al non dare nulla per scontato, l'insegnamento mi arriva da una vecchia canzone di Bruno Lauzi, la prima che avevo imparato sulla tastiera:
La bella tartaruga che cosa mangerà?Chi lo sa? Chi lo sa?
Due foglie di lattuga e poi si riposeràAh ah ah Ah ah ah
La tartarugaUn tempo fuUn animale che correva a testa in giùCome un siluro filava viaChe ti sembrava un treno sulla ferroviaMa avvenne un incidenteUn muro la fermòSi ruppe qualche denteE allora rallentò
La tartarugaDa allora in poiLascia che a correre pensiamo solo noiPerché quel giorno, poco più in làAndando piano lei trovòLa felicitàUn bosco di caroteUn mare di gelatoChe lei correndo troppo non aveva mai guardatoE un biondo tartarugo corazzatoChe ha sposato un mese fa
Etichette: malattia
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