Un dibattito noioso ma importante
A due giorni dall'intervento a Passepartout di Alan Friedman di cui ho parlato nel post precedente, c'è stato l'intervento di Giovanni Maria Flick, ex ministro della giustizia e vicepresidente emerito della Corte Costituzionale su tutto quanto riguarda il diritto penale attuale, dal decreto sicurezza recentemente approvato, alla separazione delle carriere tra giudici e avvocati, alla situazione delle carceri, alla Costituzione. Un dibattito durato più di un'ora e mezza filata, molto monocorde, che ha messo a dura prova la capacità umana di non addormentarsi, ma che ha tirato fuori delle cose fondamentali. Due in particolare. La prima è che non si risolvono i problemi agendo sul diritto penale, cioè introducendo nuovi reati o aggravando le pene degli altri. Cosa che viene regolarmente fatta dal governo attuale. La seconda è che se vuoi incidere, devi agire sull'educazione delle nuove generazioni e sul modo con cui fai scontare le pene a chi commette reati. Il carcere non è l'unica possibilità, dato che togliere la libertà a qualcuno sa tanto di vendetta e poco di agire per cambiarlo.
Beh, un dibattito agli antipodi rispetto a quello di due giorni fa, sia nello stile (purtroppo noioso) sia nei contenuti (decisamente profondi).
"Egli sarà giudice fra le genti
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