12 aprile 2012

ancora sul centro d'ascolto

Andando in giro per la benedizione delle famiglie ho incontrato una volontaria del centro d'ascolto di un'altra parrocchia con cui abbiamo scambiato quattro idee sui modi diversi di gestione dei centri. Lei non era molto d'accordo sulle scelte operate da noi, riducendo le ore di apertura per poter seguire più da vicino le famiglie.
Parlando ho scoperto che i volontari da loro sono di più e con maggiore disponibilità: è aperto mezza giornata tutti i giorni... Certo che così c'è più tempo per parlare con le persone, si evitano frette e concentrazioni di persone che altrimenti si riversano come se fosse uno sportello pubblico e si offre un luogo vero di solidarietà. E' scattata subito l'idea di cercare nuovi volontari.
Ma poi ripensandoci mi sono detto: quello sì, più volontari va bene. Ma bisogna rafforzare la solidarietà di base tra le persone, sviluppare il buon vicinato, trovare forme di aiuto reciproco che aggirino le assicurazioni, lanciare bene l'usato per non dover sempre comprare cose nuove, pensare a "adozioni a vicinanza" di famiglie in difficoltà economica seria.
La prima lettura di domenica prossima (la vita della prima comunità cristiana secondo gli Atti degli Apostoli) si presta bene a questa riflessione...

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