13 gennaio 2013

un film triste

Sono tornato al cinema e ieri sera ho visto "La scoperta dell'alba", di Susanna Nicchiarelli, che affronta il tema del terrorismo in Italia attraverso le vicende delle figlie di una persona scomparsa in seguito all'attentato al collega docente universitario e amico. Perciò il tema era molteplice: c'entrava anche il rapporto figli-genitori, il fare luce sulla verità della propria storia, il giallo del padre scomparso, la trovata del telefono (ma non ve la dico...) per fare da ponte tra l'oggi e il 30 anni fa.
Alla fine però sono uscito intristito. Vero, che il cinema non deve far ridere necessariamente e vero che esiste un cinema verità che non deve sottostare alle regole dell'americanata in cui tutto finisce sempre bene. Ma mi chiedo: possibile che in un momento storico in cui tutti sono tendenzialmente più grigi si debba fare un film che intristisce?

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