07 aprile 2013

un laico arrabbiato

E' un po' di giorni che volevo scrivere sto post, ma internet era molto lento e non mi riusciva. La scena era troppo originale. Durante la benedizione delle famiglie arrivo nel cortile di una villa che non ha cancelli e dove abitano due famiglie, una che ho sempre incontrato, l'altra che non era mai a casa. Questa volta sta piovendo e c'è un signore che appena mi vede (sentendo i cani abbaiare) esordisce dicendo: "Ha un bel coraggio... Qui si spara a vista!". Era terribilmente serio, anzi molto arrabbiato, non tanto con me ma con tutti. E così mi sento dieci minuti di sfogo (lui stesso l'ha ammesso) sulla perdita dei valori laici e borghesi del lavoro e dell'onestà, soprattutto a causa del buonismo verso molti immigrati (lui usa un termine meno delicato...), anche da parte dei preti che predicherebbero l'eguaglianza "livellante" che non tiene conto degli effettivi meriti. E' una sintesi imprecisa, perché gli addentellati sono notevolmente più ampi, con citazioni delle ghigliottine di Robespierre e Le Juste ecc. ecc.
L'istinto mi dice di non scappare e di ascoltare, finchè trovo il fondamento giusto: il suo amore appassionato per la terra e per il lavoro della terra, lasciatagli dagli antenati. Lui stesso mi dà l'appiglio chiedendomi se anch'io vengo "dalla terra". Benedico quando tutti i sabati mio padre mi obbligava ad andare con lui a lavorare in campagna... Il tono poco alla volta cambia e ci si lascia come se fossimo andati a bere qualcosa insieme, ridendo e stringendoci la mano. La casa ovviamente non l'ho benedetta, ma un piccolo miracolo è avvenuto..

4 Commenti:

Alle 13 aprile 2013 alle ore 22:26 , Blogger Rué ha detto...

Sì, un piccolo miracolo!
Perché ha trovato te che hai avuto la pazienza e la carità cristiana di sopportare, e sopportando probabilmente sei riuscito ad insinuare in lui il dubbio; "uno che come me viene dalla terra e che la pensa diversamente..., forse sbaglio da qualche parte io allora"...
Anche se la meritocrazia - a cui il laico arrabbiato forse faceva riferimento - che molti ritengono sia la Giustizia in cattedra, potrebbe essere confutata senza nemmeno dover tirare in ballo la religione...

 
Alle 16 aprile 2013 alle ore 13:50 , Anonymous dino ha detto...

Interessante. Tu dici che la Giustizia in cattedra si potrebbe confutare senza tirare in ballo la religione? Come faresti? Se posso chiedere...

 
Alle 18 aprile 2013 alle ore 00:08 , Blogger Rué ha detto...

No no!
Io dico che molti ritengono che la meritocrazia sia la Giustizia in cattedra, mentre la meritocrazia - almeno ad uso e consumo umano - può essere confutata senza nemmeno scomodare la religione.
Infatti se ognuno di noi dovesse guadagnare per i suoi veri o presunti meriti: non sarebbe la Giustizia in cattedra, visto che ognuno di noi non nasce bello o brutto, forte o malato, intelligente o meno, a seconda dei propri gusti; ma parte ci arriva dalla natura e parte dalla realtà nella quale nasciamo e viviamo; soltanto una piccola parte dipende da noi, nella possibilità del miglioramento necessario ad un incremento delle proprie entrate...
Difatti coloro che auspicano il trionfo della meritocrazia, sono sempre coloro che sono già nati più fortunati e pretendono che gli venga riconosciuto un "giusto" compenso economico a scapito di quello di qualcun altro - per una virtù in realtà molto aiutata!
Sicuramente la meritocrazia divina è ben altra faccenda, e penso che i nostri meriti saranno davvero giudicati tenendo conto di ogni minimo fattore che sfugge a viste umane...
Temo che la meritocrazia a cui faceva riferimento il tuo interlocutore, fosse del primo tipo - umano - e "l'eguaglianza livellante che non tiene conto degli effettivi meriti" nasconda una pretesa superiorità nei confronti di chi - immigrato - arriva qui senza grandi capacità.
E in questo senso intendevo, basta la ragione sincera per confutare quella presunta Giustizia in cattedra.

 
Alle 21 aprile 2013 alle ore 14:39 , Anonymous dino ha detto...

ah ok
concordo pienamente. Forse per quello si dice che la misericordia è superiore alla giustizia e che in Dio giustizia e misericordia sono due facce della stessa medaglia...

 

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