25 giugno 2013

appesi a un filo...

Su, tiriamoci su il morale con questa cosa qui... Sono andato a trovare una persona in ospedale: ha recentemente avuto un infarto in modo molto "lucido", nel senso che ha riconosciuto subito i sintomi e ha provveduto a farsi ricoverare. Lui dice di aver sempre fatto le analisi e i test, che non davano nulla di sospetto. Oltretutto l'infarto sarebbe stato provocato da un gruppo di piastrine che si sono coagulate ostruendo ... il passaggio, un po' come quando per strada ti trovi gente che cammina fianco a fianco e ti obbliga a rallentare per non investirli.
Siamo veramente appesi a un filo: basta che si intoppi uno delle migliaia di canaletti, organi, valvole, ecc di cui è fatto il nostro corpo e siamo panati. Una macchina che funziona in modo molto dettagliato e mirabile, ma anche molto molto delicata...

2 Commenti:

Alle 26 giugno 2013 alle ore 10:25 , Blogger Rué ha detto...

Io purtroppo ne ho fatto esperienza molti molti anni fa; di quelle piastrine ne so qualcosa!
Però devo soltanto ringraziare la malattia se oggi sono un uomo nuovo perché ho ritrovato la fede; con la lente della distanza riesco anche a comprendere che a volte è vero che "non tutti i mali vengono per nuocere!"

 
Alle 27 giugno 2013 alle ore 14:29 , Anonymous dino ha detto...

Accidenti, bella testimonianza! Conviene sempre rallentare un po' per non intasare la testa, il cuore (e eventualmente anche le arterie...)

 

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