08 dicembre 2013

il corpo come limite

Un po' assente dal  blog per una serie di intasamenti tra parrocchia, diocesi, scuola e anche salute: quest'ultima soprattutto fa percepire quanto il corpo possa essere di aiuto e quanto possa essere di ostacolo. Una riflessione che ieri ho fatto anche durante la sepoltura di un padre di famiglia morto in giovane età per brutta e dolorosa malattia...
Questa mattina poi ho letto un articolo su Aggiornamenti Sociali sulla malattia e sulla salute con una riflessione del tipo "Quando sono malato il mio corpo mi appare come non immediatamente disponibile" e "Durante la malattia diventa evidente all'esperienza ciò che dovrebbe già essere ovvio alla conoscenza: non siamo semplicemente frutto del nostro agire autonomo, c'è una alterità, una estraneità di noi a noi stessi con cui quotidianamente fare i conti". E questo anche per una roba semplice tipo un problema di menisco e una reazione allergica ad un farmaco, figurarsi per roba più seria. Ma probabilmente è la stessa esperienza che si vive durante un fallimento o una strada da percorrere che diventa difficile e in salita...

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