
Leggendo un commentario ai Salmi, sul salmo 22 (Il Signore è il mio pastore) Westermann faceva notare che non si tratta di una scena idilliaca fatta di pascoli erbosi, ruscelletto, pastorello, pecorella soffice e pulita... "Anche se dovessi camminare in valle oscura" non è una eventualità futura, ma il presente del salmista che vuole continuare a credere nel fatto di essere condotto dal pastore Cristo nonostante intorno a sé ci sia solo buio. Effettivamente le cose cambiano: si scopre la fede nel momento dell'oscurità.
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