07 maggio 2014

un truce san secondo

Ieri festa patronale di s. secondo e messa alle 10 con il Vescovo. Altro che Evangelii Gaudium... Accompagnati da una musica d'organo che poteva essere benissimo la base per una canzone scritta da Sigmund Freud ci si avventura all'altare tra schiere di persone (non troppe per la verità) compassate e algide. Poi parte la messa mentre il coro continua il repertorio alla "famiglia Addams" e un solista canta quasi da arrabbiato "rallegrati Gerusalemme...". No, non è il funerale di un personaggio importante, è proprio la festa patronale! Forse intendeva rappresentare la prigionia di S. Secondo nella torre rossa, ma avrebbero dovuto dirlo.
Fortunatamente ogni tanto il tono lugubre era rotto da suoni di cellulare con la suoneria tradizionale bella forte: un tuffo nell'infanzia, quando in qualunque parte della casa fossi stato, anche in cortile, sentivi che qualcuno desiderava parlare. Che fosse stato san Secondo a protestare via cell?
E poi la scena da teatro dell'assurdo: alla consacrazione il cellulare di un concelebrante, parroco noto per il suo rapporto ostinato con i nuovi media, ovviamente con tanto di suoneria e il tentativo maldestro di spegnerlo senza farsi notare :-( Intanto alla mia sinistra un altro dice che "prese il calice, lo spezzò e lo diede (in testa a quello del cellulare?) ai suoi discepoli"... Impossibile non ridere.
La messa scivola via mentre finalmente l'organo alla comunione parte con il canone di Pachelbel. Ah finalmente un po' di suoni sereni... eh no... ci sono pure sopra i gorgheggi del coro. Accidenti, ora ad essere incavolati saranno due, san Secondo e Pachelbel.
Conclusione: una sfuriata in presbiterio (da parte però) tra un diacono al di qua della balaustra e un laico al di là. Alta voce, ma fortuna i fulmini canori del coro coprono tutto.
San Secondo, prega per noi!

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