29 settembre 2015

everest

Certo che dopo un film così ti scappa la voglia di andare in montagna e non tanto per la tragedia e i pericoli, quanto per il mercato che il salire sull'Everest è diventato. Forse non c'è alternativa, ma ricordando qualche viaggio più tranquillo in cui si incontravano di queste comitive tipo Avventura nel mondo c'è di che raggelare. Spiace per i morti, spiace per quelli che fanno seriamente il loro mestiere di guide, guadagnandosi da vivere, però l'andare in montagna è qualcosa di diverso che conquistare una cima. Sarà la volpe e l'uva (della serie: tanto non c'è pericolo che debba salire sull'Everest): la battuta più bella del film però è stata quella in cui si diceva più o meno che in queste scalate non c'è concorrenza tra persone, ma tra persone e la montagna e l'ultima parola è della montagna...

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page