31 agosto 2015

accoglienza

Ieri sono passato da una signora per la benedizione della casa (quando ero passato non c'era e mi ha chiesto il "recupero"): una signora che non naviga certo nell'oro e che vive in un alloggio popolare. Mi ha raccontato di aver ospitato per una settimana un signore che dormiva al dormitorio. Questi faceva quel che voleva in casa: fuori tutto il giorno e quando tornava alle 2 di notte si metteva a cucinare... E poi pieno di pretese. Quando l'ha pregato di andarsene lui è andato in giro a sparlare di lei, finchè se le è prese di santa ragione da gente che la conoscevano e volevano difenderla. A parte la giustizia sommaria che mi è piaciuta, due cose mi hanno colpito:
- che una persona dignitosa ma non ricca abbia accolto per motivi di fede quell'altra persona
- che tra persone popolari ci sia un'etica per cui il fatto che tu sei bisognoso non ti giustifica dal rigare dritto. A volte non siamo capaci di ospitare nessuno in casa nostra perché ci sono mille motivi validi, salvo poi sentirci in dovere di aiutare comunque qualcuno (anche se non se lo merita) solo perché si presenta come povero.

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