30 giugno 2016

una nobile causa

Sono andato a vedere il film "Una nobile causa" di Emilio Briguglio sul gioco d'azzardo. Era una serata di AstiFilmFestival con la presenza di Guglielmo Pinelli, uno degli attori. Ma non mi ha convinto. Bella l'idea, veramente interessante e apprezzabile il desiderio di non fare il solito docufilm, ma di creare un'opera di intrattenimento. Ma quando cominci a mettere dentro il genere sociale, il genere commedia, il genere giallo, il genere film d'amore alla fine non ti orienti più. Non sai si indignarti, ridere, sorridere o restare teso.
Resta la "nobile causa" di un film contro una delle dipendenze prodotte dallo Stato con la "nobile causa" di finanziare le opere d'arte e con il poco nobile risultato di aver mandato in rovina decine e decine di famiglie.

"Egli li ricevette dalle loro mani, li fece fondere in una forma e ne modellò un vitello di metallo fuso. Allora dissero: «Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto!»" (Es 32,4)

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