14 giugno 2016

vicinato

Andando a benedire le famiglie di un palazzo scopro che ci sono alcuni problemi con una famiglia in cui il padre / marito ha vissuto l'ambiente militare russo e ne ha sposato i tratti peggiori. Mi dicono anche di problemi con un'altra famiglia, ora trasferita, in cui il padre / marito era italiano e pur non avendo avuto contatti con ambienti militari russi, era incapace di convivenza pacifica. Per entrambi si era preso il mal di pancia un altro che teneva testa a tutti, anche attraverso vie legali. I vicini uno non se li sceglie e ancora una volta in questo l'abitare in una canonica è un grande privilegio: è vero che ci può essere molto via vai, ma l'unico vicino che hai è il Signore Gesù...
In compenso tra le linee che si è deciso di portare avanti a livello diocesano c'è anche quello di diffondere le buone pratiche sul "buon vicinato" e di costruire qualche significativo progetto. Già, famiglia è vicinato stanno diventando le nuove frontiere per ricostruire il tessuto sociale. Chissà forse anche l'annuncio cristiano andrebbe ripensato in chiave familiare e di "buon vicinato"...

"Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro" (Gn 11,7)

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