07 maggio 2018

incontri in treno

Stamattina mentre andavo a Milano in treno davanti a me un giovane non stava troppo bene. Gli ho chiesto se era tutto a posto e mi dice che aveva problemi di ansia. Di lì è partita una chiacchierata che è durata quasi fino a destinazione, in cui lui ha raccontato che da grande sportivo, perfino fissato con lo sport nell'ultimo anno ha accumulato una serie di problemi fisici (dalla schiena, alle mascelle, all'occhio, ecc.) che è culminato in questi attacchi d'ansia. Alla fine ha parlato che avrebbe dovuto dedicarsi a cose più "spirituali", come le ha definite lui, citando la montagna come luogo ideale, perchè metteva insieme sport e aspetti più spirituali. E poi si è parlato di Europa, di viaggi, di esperienze agli ostelli, di ragazze, ecc. Questo deve averlo aiutato a non pensare troppo all'ansia...
Alla fine ci siamo salutati. Niente di che, nessuna conversione sulla via di Damasco. Però mi ha dato da pensare sul bisogno di oggi di spiritualità... E sul fatto che prima di arrivare alle forme religiose, la spiritualità parte da relazioni umane profonde.

"Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?».Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui." (At 8,30-31)

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