03 maggio 2018

La verità sulla Siria

mons. Haddad
In questi giorni di semiconvalescenza ho ripreso gli arretrati mai letti e mi è capitato tra le mani la rivista di giugno 2017 di Missioni Consolata,  una delle riviste più interessanti e aggiornate. C'era un'intervista a mons. Haddad, siriano della Chiesa melchita, che mi ha aperto gli occhi e mi ha dato ancora una volta  a ben sperare sul ruolo dei giornalisti e delle riviste missionarie nel mondo dell'informazione. Pochi cenni:
- Assad è il legittimo presidente ed è l'unico che lavora per il bene della Siria come popolo e non di una religione o di uno stato straniero
- Gli europei hanno fatto un grave errore nell'affidarsi a Erdogan per fermare il flusso di immigrati: è lui che lascia passare i terroristi e le armi in Siria
- La Russia è l'unica che sostiene Assad e la popolazione, attraverso massicci afflussi di medicine e cibo
- La Germania della Merkel aveva aperto all'inizio le porte ai siriani, ma solo perchè serviva veramente manodopera intelligente e specializzata e i siriani lo erano

Va  a finire che perfino l'attacco con le armi chimiche dei mesi scorsi sia una messa in scena. Non ci sarebbe da stupirsi: in questo caso gli occidentali farebbero la parte dei babbioni.

"Ascoltate questo, voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: «Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo le misure e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano».
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
certo non dimenticherò mai le loro opere" (Am 8, 4-7)

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