02 luglio 2018

Mare nostro

Devo dire che in questi giorni sono molto colpito da ciò che riguarda i migranti. Sempre mi chiedo che cosa sarà scritto sui libri di storia fra mezzo secolo quando guarderanno a questi mesi non con gli occhi degli interessi politici ma neanche delle ideologie: semplicemente con gli occhi del giudizio storico, in genere impietoso.
Così dopo aver constatato la ripresa dei morti in mare e aver sperimentato il senso di smarrimento della nuova famiglia eritrea ho letto su Luoghi dell'Infinito una poesia un po' scioccante di Erri De Luca:

"Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. E gridarono a gran voce:
«Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e verace,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
sopra gli abitanti della terra?»." (Ap 6,9-10)

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