23 marzo 2019

politica alta

Ieri sera alla presentazione del documentario girato per ricordare l'arrivo degli albanesi ad Asti nel 1990-1991 è intervenuto Vincenzo Scotti, ai tempi ministro degli interni, che ci ha fatto ricordare la vera politica. Personaggio da prima repubblica, ma soprattutto personaggio di formazione politica e civica solida, come ne sono rimasti pochi. In poche parole ci ha ricordato i fatti di quegli anni, l'ottusità dell'Europa (già allora...) che considerava la questione albanese come affare dell'Italia e non di tutti. Ma soprattutto, intervistato, ha parlato di una politica che prende decisioni scomode ma per il bene del paese (e a 30 anni da quei fatti si è capito che in quell'occasione il lavoro è stato eccellente), che non si piega alle bizze degli elettori e dei sondaggi e che sa essere ferma anche verso i propri alleati europei.
Allora si cominciava a sparare a zero sulla prima repubblica (e forse qualcosa andava ritoccato) ma la visione ideale esisteva veramente e non era contrattata con gli alleati di governo, con gli elettori, con i mercati e con gli interessi di parte come è adesso.

"Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.
Inviala dai cieli santi,
mandala dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica
e io sappia ciò che ti è gradito." (Sap 9,10-11)

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