10 giugno 2019

una preghiera... umana

E' la seconda volta nel giro di pochi giorni che mentre sono in chiesa da solo a pregare un po', arriva uno che conosco, membro di una famiglia un po' disastrata, che non si fa troppi problemi, si siede e inizia a parlare. Lui è a posto, ma non altrettanto i fratelli, due dei quali ancora nel giro della droga. Così lui parla e racconta. Poi ad un certo momento saluta ed esce. Oggi mi veniva di pensare che non è una interruzione di preghiera. E' un cambio di genere: dalla preghiera al Signore nell'Eucaristia, alla preghiera nel Signore incarnato nei più poveri. Come diceva s. Vincenzo de Paoli: "Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato l'orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia un'opera di Dio per farne un'altra. "

"E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»." (Mt 25,40)

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