08 giugno 2019

Occidente ridicolo

L'esito della serata di ieri dedicata al dibattito sulle migrazioni con la partecipazione di un'antropologa che lavora per la Fondazione Migrantes nazionale e che ha vissuto per anni in campi profughi in Bosnia, Afghanistan, Salvador, ecc. è stato che l'Occidente è ridicolo. La bufala dell'invasione farebbe ridere i polli se non fosse che c'è gente che ha seriamente paura e c'è gente male informata (da persone poco di buono che informano volutamente male). I territori tribali del Pakistan hanno ospitato migliaia di persone fuggite dall'Afghanistan in seguito all'intervento occidentale "umanitario", la Giordania accoglie profughi soprattutto siriani che equivalgono ad un sesto della sua popolazione. E da noi si obietta se 200 mila persone chiedono di sbarcare in Italia, che ha una popolazione di 60 milioni di persone e un Pil decisamente più alto di Giordania e Pakistan.
Bene: avevo intuito che bisogna lavorare sull'informazione e non sulla predica sui valori cristiani. Quello che ho capito è che la controinformazione va accompagnata con l'ironia mista ad un po' di opportuna indignazione: se tu che sei un elefante hai paura delle formiche, fossero pure un'intera colonia, forse è meglio che ti dia una svegliata.

"Huc pauci vestris adnavimus oris. Quod genus hoc hominum? quaeve hunc tam barbara morem permittit patria? hospitio prohibemur harenae; bella cient primaque vetant consistere terra. Si genus humanum et mortalia temnitis arma, at sperate deos memores fandi atque nefandi."

Qui, in pochi, nuotammo alle vostre spiagge. Che razza di uomini è questa? O quale patria così barbara permette simile usanza? Ci negano il rifugio della sabbia; dichiarano guerra e ci vietano di fermarci sulla terra più vicina. Se disprezzate il genere umano e le armi degli uomini, temete almeno gli Dei, memori del bene e del male.

(Virgilio, Eneide)

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