01 novembre 2021

Draghi e il ritorno del multilateralismo

 Devo dire che ho seguito un po' gli esiti del G20 di Roma e i successi di Draghi. Devo dire che sono prevenuto (positivamente) su Draghi. Devo dire che mi convince l'analisi fatta del ritorno alla ricerca di un accordo multilaterale e che l'apparente scarso risultato in temini di emissioni di Co2 è in realtà il punto di partenza di qualcosa di più importante. Devo dire che condivido con il ministro degli esteri russo Lavrov che sta scadenza del 2050 è stata decisa dal G7 e proposta/imposta poi agli altri, ma che non è una data magica: l'importante è camminare nella giusta direzione. Devo dire che non condivido la battuta di Greta Thumberg sul bla bla bla della politica, perchè il dialogo, anche interminabile, è l'alternativa alle armi. Devo dire che comincio a sospettare che la narrazione sui cambiamenti climatici sia drammatizzata giustamente per far capire la gravità della situazione e dunque non descrive la situazione, ma proietta in avanti degli scenari possibili, un po' come quando, giunto a metà film, ti immagini che debba finire in un mondo e poco dopo qualche colpo di scena fa cambiare la rotta. Devo dire che è sempre molto difficile provare a farsi un'idea propria e non sposare quella degli altri, specie quella della propria parte.

" Amate la giustizia, voi che governate sulla terra,
rettamente pensate del Signore,
cercatelo con cuore semplice." (Sap 1,1)



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