03 novembre 2021

Una riunione politica

 Ieri sono stato invitato ad una riunione "informale" che avevo inteso essere riunione delle Acli con agganci alla pastorale del lavoro e al terzo settore. Mi sono trovato ad una riunione politica con esponenti dei movimenti civili e delle forze politiche di sinistra (ma non Pd). All'inizio ero un po' incavolato, perchè per esserci ho dovuto fare salti mortali e, essendo responsabile del terzo settore, pensavo che fosse mio compito. Poi però ho ascoltato con estremo interesse l'appello a sviluppare la partecipazione dei cittadini, a costruire esperienze democratiche dal basso. Alla fine sono intervenuto pure io e sono tornato a casa un po' esaltato, perchè la politica è sempre stata una mia passione.

Mi porto a casa questo pensiero: il volontariato e la società civile hanno generato un divario dalla politica, salvo poi lamentarsi della distanza dei politici dai cittadini. Dopo aver ingabbiato le forze politiche dentro l'agone "sporco" ed essersi definite forze "pure", dedite agli altri, hanno portato la gente a snobbare la politica e a ritagliarsi un orticello. Così ora ci si lamenta della scarsità di partecipazione...

Penso che anche la comunità cristiana abbia snobbato la politica e abbia ritagliato il proprio orticello sui servizi di carità e sull'interpretazione assolutamente individuale del Vangelo. Ma il Vangelo ha anche una interpretazione sociale e politica che andrebbe recuperata.


"O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero
e abbatta l’oppressore."
(sal 72, 1-4)

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