17 aprile 2022

Una Pasqua politica

 Preso da chissà quale zelo militante ho ideato una decorazione di Pasqua di tipo politico ("le nazioni in guerra si affidano al Risorto"), nell'omelia della veglia ho fatto riferimento alla Costituzione e all'Unione Europea e nell'omelia di questa mattina ho messo in luce tutti i risvolti socio-politici delle letture: l'impegno per il futuro dato che la morte è vinta, il ruolo delle donne nell'annuncio della Pasqua e nel mondo, la protesta delle giovani generazioni per lo stile poco sostenibile di quelle precedenti, l'impegno del cristiano in politica e nel mondo. Esito? Una persona che ha ascoltato l'omelia, si è offerta a fare catechismo... Non proprio in linea con quanto detto. O no? Sono strabilianti le vie dello Spirito: vorresti che emergessero disponibilità per il sociale eppure non è vero che sono mesi che ci si lamenta che non ci sono catechisti? Una cosa è certa: penso sia ora di farla finita con le letture solo personalistiche e moraleggianti della Parola di Dio. Il mondo ha bisogno di leader a tutti i livelli, che abbiano una visione profetica su cosa fare e su questo la Parola di Dio non ha da imparare da nessuno...

" «Ecco, verranno giorni - dice il Signore -
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra." (Ger 23,5)



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