In partenza per la missione
Ieri c'è stata una cena di saluto ad un giovane che sta partendo per il Perù dopo tanti anni di animazione in parrocchia, anche liturgica e dopo un anno di volontariato a Casale. Fa sempre colpo che qualche giovane lasci per affronti una avventura nuova, ma d'altronde non è così incredibile. Da giovani si è più portati alla rottura e al cambiamento, poi uno preferisce una vita più tranquilla e pacata. Ma questo è solo l'istinto naturale: lo Spirito ringiovanisce sempre e ti butta su strade nuove a prescindere dall'età.
Nello stesso tempo l'immagine di giovani che partono per la missione fa guardare con occhi meno pessimistici al mondo e al futuro. Da sempre qualcuno è partito e sempre sarà così, anche se gli orizzonti storici sono rabbuiati dalla guerra, dalla crisi e dalle povertà. Ma sono questi legami che creano unità tra i popoli e nella famiglia dei figli di Dio: quando sei sperso sulle Ande e impossibilitato a comunicare come vorresti, scopri che i legami sono meno fisici ma altrettanto profondi...
Etichette: giovani, missionarietà
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