Personaggi (3)
Ultimo post sulla route nazionale dei capi scout. Questa volta su incontri e me ne vengono in mente due. Uno con uno scout di Rende che è venuto a cercarmi apposta per conoscermi dato che da tempo segue questo blog. Non me l'aspettavo: stavo cenando con gli altri e lui si è presentato. Mi ha fatto molto piacere, ovviamente per un senso naturale di orgoglio ma soprattutto perchè lui si è sbattuto per trovarmi e questo ha creato immediatamente un senso di amicizia. Un altro invece durante la veglia di venerdì sera dove ad un certo punto dovevamo incontrarci a coppie casuali per presentarci e mi sono trovato con un capo di Roma molto simpatico, con cui ci siamo subito trovati bene. Era un tassista e io sui tassisti di Roma continuo a nutrire pregiudizi... Mi ha detto che non c'era tempo a spiegare, ma che se ci fossimo scritti mi avrebbe spiegato. Lo farò: in fondo i pregiudizi sono duri a morire a meno che non siano abbattuti dall'amicizia e della relazione personale. E poi citiamo anche Roberto Vecchioni, che pur essendo di un altro mondo ha saputo interagire senza dimostrare i suoi 80 anni e mons Zuppi nella messa finale fatta al sole (pure lui era al sole, anzi, con la casula era piazzato anche peggio di noi) che ha fatto una bellissima omelia "da scout". Anche il ministro Tajani (pure lui ex scout e pure lui al sole in giacca e cravatta) che ha fatto un intervento non scontato.
Molti altri incontri ho avuto modo di fare e forse il bello di questi eventi faticosi, oltre al senso di collettività che si crea, sta proprio nelle relazioni che nascono (e che finiscono) lì, ma che sono tutt'altro che effimere.
"Ho provato grande gioia nel Signore, perché finalmente avete fatto rifiorire i vostri sentimenti nei miei riguardi: in realtà li avevate anche prima, ma non ne avete avuta l'occasione." (Fil 4,10)
Etichette: scout
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