Intorno ad un defunto
E' morto una signore che assistevamo come centro d'ascolto. Passaggio diretto al cimitero senza passare in chiesa (funerale "di povertà"). Vado lo stesso, benché la famiglia non abbia richiesto la benedizione. Scopro che si era convertito e ribattezzato evangelico, frequentando una chiesa pentecostale che c'è dalle sue parti. Eppure tutte le volte che passavo a casa sua per la benedizione non aveva difficoltà a farmi entrare. Inoltre non mi sembrava proprio un tipo da "grandi conversioni". La pastora che ha officiato il rito funebre ne ha tessuto gli elogi soprattutto sulla sua anima pura (e su questo concordavo anch'io perchè al di là delle difficoltà e delle debolezze era un "buono") e sulla sua decisione per Cristo (e su questo io non concordavo). Mentre me ne venivo a casa riflettevo quanto è complicato capire le persone e quanto sia facile essere legati a pregiudizi e a preconcetti: lo ero io che mi stupisco della sua "conversione" e lo era la pastora che ne parlava come se fosse stato un santo.
"Il Signore replicò a Samuele: "Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore". (1Sam 16,7)
Etichette: conversione, defunti
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