24 gennaio 2024

Ancora sull'intelligenza artificiale

 Ce n'è da dire su questo tema. Ci sono le riflessioni del teologo francescano Paolo Benanti, che cominciano ad essere pubblicate sui giornali, che finalmente è riuscito a dare all'etica un compito di direzione delle scoperte scientifiche. Su un tema così complesso non è certo affidandoci alla scienze che possiamo trovare la bussola: lì ci sono posizioni che arrivano a teorizzare la fine degli esseri umani in nome di nuovi esseri a metà tra uomini e macchine... Ma anche la politica arranca, forse perchè la cultura media della classe politica attuale è da merendine. Un po' meglio le istituzioni europee e internazionali che stanno opportunamente intervenendo per regolamentare il tutto prima che i giganti informatici (che da grandi visionari sono diventati sempre più grandi maramaldi) dilaghino. Ma è veramente l'etica con i suoi principi che può essere l'asso nella manica. In passato parlare di etica sembrava schierarsi contro le scienze e trovarsi dalla stessa parte dei talebani cattolici: oggi finalmente l'etica sembra si nobiliti.

Anche un autore come Mauro Barberis nel suo testo molto interessante sulle ricadute dell'intelligenza artificiale sul diritto e sugli assetti costituzionali, cita alla fine l'etica di Benanti. Forse siamo all'alba di una nuova era...

"Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra»" (Gen 11,4)





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