Due concerti
Per la prima volta dopo parecchi anni sono riuscito ad andare ai due concerti di Natale e S. Stefano rispettivamente del Coro Polifonico Astese e del Coro di s. Secondo e Officina Vocis. Musica per tutti i gusti e tanta gente, tornata a popolare i luoghi sociali e di culto dopo l'epoca del covid. Il primo aveva al centro musica latinoamericana (con il gruppo Umami) in un mix suggestivo di voci da coro e musica etnica. Il secondo i classici: Beethoven, Mozart e dintorni. Ognuno con un suo senso e un suo fascino. E' sulle canzoni natalizie che la differenza si è sentita. Mentre a s. Secondo si sono sentite le note sempreverdi di Stille nacht e Tu scendi dalle stelle, nell'altro si è optato per le canzoni natalizie del novecento: And so this is Christmas e We wish you a merry Christam. Sembrava di essere in un centro commerciale o per strada allo shopping dove queste modulazioni sono di casa. Alla fine a pensarci bene le prime contengono ancora il riferimento alla nascita di Gesù e hanno una profondità particolare, le seconde sono artificiali e fanno leva sui buoni sentimenti, anche se magari emerge qua e là il valore della pace, ma come desiderio, non come certezza che essa è stata seminata e bisogna farla crescere. Chissà come saranno le melodie natalizie del XXI secolo? Ma forse le affideranno all'intelligenza artificiale.
"Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo." (Lc 2,7)
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Concerto di san Secondo |
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Concerto del Coro Polifonico Astese con Umami |
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