una serata sull'ebraismo
Ieri sera Paolo De Benedetti è venuto nella nostra parrocchia a parlarci di "elemosina, preghiera e digiuno nella tradizione ebraica". Al termine dell'incontro la reazione generale era di pensare che il modo che la tradizione ebraica ha di trattare con Dio è decisamente familiare e a volte molto ardita. Il pensare che Dio preghi, il litigare con Dio, il benedire Dio, il processare Dio sono cose strane. Eppure ad ascoltare i detti dei maestri ebraici veniva voglia di conoscerlo di più questo nostro Dio e di averci più a che fare. Come ve lo immaginate Dio?
postato da Anonimo @ 16:05
2 Commenti
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wow... la domanda è stuzzicante! :D
Finora ci ho pensato solo per Gesù... I Vangeli dicono che, dopo la resurrezione, i suoi lo riconoscevano, quindi deve avere un corpo come quello che aveva da vivo (che poi è tutt'ora vivo, però ci siamo capiti, no?! :D)che però passa attraverso i muri. Me lo immagino anche intelligentissimo (è Dio!)e quindi simpatico e opportunatamente ironico (e anche una Persona di compagnia, visto che spesso si trovava a mangiare con discepoli, conoscenti e non). Mi immagino anche che sia amorevole, dolce, mite e paziente (altrimenti ci avrebbe già sterminati da un pezzo...), ma anche deciso, determinato e giusto.
L'Amico ideale, insomma!
Tu come lo immagini?
Io non riesco a immaginarmelo. Lo associo a quello che i filosofi del settecento chiamavano "sublime" e che io ritrovo spesso quando vado in montagna: una meraviglia che mette timore, un senso di "eccesso" che riempie l'animo e anzi dilata l'animo stesso al punto che è meglio rimettere i piedi per terra altrimenti non sai che succede (infarto?). Fortuna che con Gesù la cosa si fa più "umana" e allora me lo immagino proprio come dici tu. Un mio docente usava dire: "Una persona umana così non può che essere Dio..."
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